In 8°; (168x112), pp. (16) 335 (1) assente l'ultima carta bianca, marca tipografica incisa in legno al frontespizio, antiporta allegorica incisa in rame da Arnold van Westerhout da un soggetto di Ludovico Gimignani, capilettera ornati e vari fregi tipografici. Legatura coeva in piena pergamena con tassello al dorso, forse più tardo. Una fenditura e alcune mancanze al dorso in prossimità dei nervi, lavori di tarlo nei contropiatti, alcune macchie di inchiostro su 4 carte (pp. 7-12) senza inficiarne la lettura, peraltro bella copia genuina. Al piede del frontespizio è manoscritta coevamente una nota riferentesi agli autori: "e tra queste non poche del Card.le Sforza Pallavicino". Alcune firmette antiche di proprietà alla prima sguardia bianca.
L'autore della raccolta è Francesco Baglioni che fa una selezione dall'antologia pervenutagli manoscritta del fu Card. Stefano Pignatelli. Nel volume si raccolgono i componimenti dei seguenti autori: una Satira "Contra la lussuria" di mons. Lorenzo Azzolino; una Satira anonima "Contr'alcuni mali poeti moderni"; uno scherzo poetico di mons. Francesco Maria di Montevecchio; 7 Canzoni di Gabriele Chiabrera; 3 Canzoni di mons. Giovanni Ciampoli (una in lode di Maffeo Barberini, futuro papa Urbano VIII); una Canzone di mons. Lorenzo Azzolino per le nozze di Taddeo Barberini e Anna Colonna; 3 Canzoni del marchese Pietro Sforza Pallavicino, poi Cardinale, seguite dall'inizio dei "Fasti Sacri", composti dal medesimo in età giovanile.
Delle 3 canzoni di mons. Ciampoli una, dedicata "All'Illustrissimo Signor D. Verginio Cesarino" è datata 1618.
De Backer-Sommervogel, VI/col. 121 n. 8. Vinciana, 2602: "Rarissima raccolta... In una nota autografa del Razzolini... si dice che di questa raccolta si conosce un solo esemplare, conservato nella Biblioteca di Parma".