Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel
Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel

Le Pitture Antiche delle Grotte di Roma, e del sepolcro de' Nasonj disegnate, & intagliate alla similitudine degli Antichi Originali da Pietro Santi Bartoli, e Francesco Bartoli suo figliuolo, descritte, et illustrate da Gio. Pietro Bellori, e Michel

Bartoli Pietro Sante e Francesco - Bellori Giovanni P. - La Chausse Michel A.
Roma, Nella Nuova Stamparia di Gaetano degli Zenobj, avanti il Seminario Romano.
1706.

In folio (358x228); pp. (12) 63 (1) con 75 tavole fuori testo incise in rame anche ripiegate suddivise in tre serie: i) XXIV. ii) XXXIV di XXXV assente la tav. XIX. iii) XVI ma XVII, vi è aggiunta 1 tavola, arma di papa Clemente XI incisa in legno al frontespizio, vari capilettera ornati. Legatura coeva in piena pelle dorso a 5 nervi con titolo e fregi oro. Alcuni restauro alla legatura, gorette marginali alle prime 3 carte, una carta preliminare rimontata e con impolveratura nei margini, lavoretto di tarlo nella costola interna di poche pagine peraltro buona copia con le incisioni fresche e ricche di tono.

€ 1,500,00
In folio (358x228); pp. (12) 63 (1) con 75 tavole fuori testo incise in rame anche ripiegate suddivise in tre serie: i) XXIV. ii) XXXIV di XXXV assente la tav. XIX. iii) XVI ma XVII, vi è aggiunta 1 tavola, arma di papa Clemente XI incisa in legno al frontespizio, vari capilettera ornati. Legatura coeva in piena pelle dorso a 5 nervi con titolo e fregi oro. Alcuni restauro alla legatura, gorette marginali alle prime 3 carte, una carta preliminare rimontata e con impolveratura nei margini, lavoretto di tarlo nella costola interna di poche pagine peraltro buona copia con le incisioni fresche e ricche di tono.
La I e la II edizione di questa opera furono impresse nel 1680 e 1702, entrambe con solo 35 tavv., questa è la I edizione curata dal figlio del Bartoli, Francesco e dal de la Chausse per la sopraggiunta morte di Sante Bartoli e del Bellori. "Il Bellori (Roma 1615-1696) frequentò l'Accademia di Francia di Roma, fu antiquario del papa e bibliotecario e antiquario di Cristina di Svezia. Nel 1670 Clemente X lo nominò "commissario" delle antichità di Roma, carica che mantenne fino al 1694, quando gli successe l'incisore Pietro Santi Bartoli (Perugia 1635-Pisa 1700) suo collaboratore e amico. Michel Ange de la Chausse nasce a Parigi ala fine del XVII sec. (1660) e muore intorno al 1738. Archeologo tutto dedito allo studio delle antichità al punto di trasferirsi a Roma, dove fini i suoi giorni". AA.VV. L'immagine dell'antico fra settecento e ottocento. Bologna.
Brunet I, 758. Graesse I, pag. 330. Borroni, 8086.